Ci sono situazioni della vita che sono difficili da gestire. Che tu sia un bambino o un genitore, che tu sia un giovane adulto o un anziano a volte non si riesce a comprendere il perché di certi comportamenti nostri e altrui.
Genitori troppo severi e castranti rispetto ai desideri e alle curiosità dei figli, bambini e adolescenti che mettono a rischio la propria vita senza una reale motivazione. Anziani che si vedono negati, violati, abbandonati ma che nonostante tutto, continuano a dimostrare affetto e vicinanza.
Ogni storia ha la sua ragione, ogni situazione è differente eppure spesso, soprattutto quando si tratta di situazioni familiari, la verità sta nel troppo amore. Lorna S. Benjamin, psichiatra americana, l’ha individuato come “dono d’amore”, cioè la rinuncia alla propria vita per sentirsi vicino alla persona amata, che sia una figlia anoressica verso un genitore periferico oppure una madre oppressiva verso un figlio che tenta di essere indipendente.
Arriva un momento in cui un figlio deve essere lasciato libero di volare, di scegliere la propria strada anche se non compresa. Arriva il momento in cui una coppia di genitori si deve ritrovare, prima di assumere un ruolo da nonni, ricostruendo la propria storia. Arriva il momento in cui ci si deve mettere in discussione se un bambino o un adolescente inizia a mettere in atto comportamenti a rischio, soprattuto per se stesso.
La difficoltà maggiore nell’individuare quessto nodo è proprio il fatto che si tratta di puro e vero amore. Ma è troppo.