Ad ogni età, per i valori che descrivono il nostro essere, per le abitudini di vita, per interessi ed obiettivi, attribuiamo all’altra persona le caratteristiche, che siano fisiche, mentali, comportamentali, valoriali, etc., che rispondono e corrispondono ai nostri desideri.
Trovarsi nello stesso “momento di desiderio” è fondamentale per avere un buon rapporto di coppia.
Nella costruzione di nuove relazioni si dovrà indagare anche questo, per capire se ci vorrà molta pazienza o se si può partire in quarta con la nuova storia d’amore.
Siamo abituati a raccontare che “il sesso è meraviglioso” con quella persona – illustrando posizioni da kamasutra agli amici – oppure che “è davvero una persona perbene” – introducendo l’organizzazione delle prossime nozze.
Fisicità, obiettivi comuni, il modo di vedere la vita, dalle abitudini più casalinghe a quelle più social, sono tanti aspetti del rapporto ma non ne sono l’anima principale.
Per questo esistono molte storie differenti di persone che, insieme, percorrono un pezzo di vita insieme.
Ma quando cambia qualcosa… cambia tutto!
In un’era consumistica estrema non siamo stati in grado – lo fanno gli adolescenti, probabilmente perché hanno l’alibi del tempo – di costruire un paradigma di relazioni positive.
Che non vuol dire stiamo insieme finché stiamo bene ma nemmeno stiamo insieme nonostante tutto.
Il concetto stesso di famiglia, sebbene qualcuno gridi costantemente ad un attacco diretto al valore fondante dello Stato, è cambiato. Ognuno di noi ha per esperienza diretta o indiretta esempi di “fare famiglia” differenti l’uno dall’altro e soprattutto differenti da manuali iconografici.
È difficile modificare gli schemi mentali. Costa fatica.
Eppure accade quotidianamente che la società tramuti e si modifichi, millimetro dopo millimetro.
Anche la felicità costa fatica.
Ed è nostro compito tendere ad una vita felice per noi stessi e per le persone che amiamo.
pubblicato su www.psicologionline.net