Ogni tanto capita, di aver tempo di lavare a mano le verdure fresche, di sentire la terra scivolare via sotto l’acqua corrente.
A volte capita di prendere un pentolone, iniziare con del sedano, delle carote, un paio di cipolle. Aggiungere le patate, delle zucchine, erbe aromatiche e una manciata di sale. Poi coprire d’acqua fino all’orlo, mettere sul fuoco e far bollire.
Dopo tre quarti d’ora immergere il frullatore e farlo girare fino a che non compare una crema fra il bronzo e l’arancione, densa e profumata, che fa bene allo stomaco e al cuore.
Per me è una carezza delicata che mi concedo quando posso, anche se molti dicono si chiami semplicemete minestrone.