Ambiguità svelata. Il confrontro genera sempre consapevolezza

Esistono rapporti ambigui. Quelle relazioni non ben definite, a volte vissute solo tramite messaggi. Un po’ nascoste agli occhi degli altri ma vissute pienamente al riparo da occhi indiscreti o semplicemente pavidi.

La parola aiuta sempre a definirsi. E diventa una richiesta forte, di chiarezza e di posizione verso chi preferisce sguazzare nell’ambiguità. Si dovrebbe capire di più del perché si preferisca rimanere in un ambito non definito invece che abbracciare la realtà ma non possiamo responsabilizzare troppo l’altro, dobbiamo lavorare su di noi, sulle nostre regole, sui nostri valori.

Poco tempo fa ho scritto un messaggio ad un’amica: “L’inconscio conosce quello che gli occhi non vogliono vedere, quello che la mente non vuole ricordare, quello che il cuore e l’anima non vogliono sentire.”

L’ambiguità può avere a che fare proprio con questo. Una incapacità di avvertire le emozioni. Probabilmente la sofferenza che si può generare dalla consapevolezza è talmente grande che si preferisce non ascoltarsi.

Però l’ambiguità, in chi ascolta, lascia speranze, lascia dubbi, lascia intravedere margini e possibilità. Così la relazione continua su quel piano, della non definizione, della fatalità.

Per salvaguardare il nostro mondo abbiamo invece bisogno di concretezza. Punti saldi e fermi, certezze con le quali possiamo attraversare un lago profondo e pericoloso. Abbiamo il dovere quindi di uscire dall’ambiguità. Anche di richiedere all’altro di essere più chiari.

Si può arrivare a scoprire così che l’ambiguità è solo una brutta copia della trasgressione, del piacere, del godere. La parte mancante di un’esperienza, la zona grigia di un sentimento che vogiamo tenere lontano.

Prima di chiedervi però il perché l’altro si comporta in modo ambiguo, guardatevi allo specchio e pretendete almeno da voi onestà intellettuale. Pretendete la carne e il sentire, l’emozione, di un confronto, faccia a faccia.

Anche più di un confronto.

Fino a quando, svelato il mistero, diverrete più forti e sicuri nel voler tentare ancora di conquistare un territorio oppure nel deporre le armi e guardare al domani.

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